Il 24 agosto 1963, alcuni Salesiani di Don Bosco e Figlie di Maria Ausiliatrice salgono alla V stazione del Monte Fuji e portano una piccola statua di Maria Ausiliatrice. La vogliono porre in una minuscola grotta naturale perché sia lì come piccolo segno di riconoscenza a Maria per la protezione da Lei dimostrata ai bambini e bambine rifugiati a Yamanaka durante la guerra e anche come voto per ottenere la felicità ai bambini di tutto il mondo. Il tempo suggerì di erigere un monumento–ricordo più degno e di interessare tutto il mondo. Si pensò allora di far venire dall’Italia, per mezzo dei Superiori salesiani, una bellissima statua di marmo di Carrara e si lavorò presso le autorità locali di Fuji Yoshida per poter realizzare il progetto. Dopo molte peripezie, nel settembre 1964, fu data l’approvazione di erigere il monumento da parte del Ministero della sicurezza. Il 7 ottobre, festa della Madonna del Rosario, ebbe luogo la cerimonia dello scoprimento della statua di Maria Ausiliatrice. Da allora, sia le FMA che tante altre persone fanno pellegrinaggi alla “Madonna del Monte Fuji”, vedendo in Maria anche un simbolo della pace. Nel muro dietro alla statua, molte Nazioni sono rappresentate con una pietra simbolica inviata dalle sorelle di quei luoghi. Questa è un’altra testimonianza della comunione tra i Popoli voluta da Dio, che si realizza attraverso la preghiera a Maria. Il Monte Fuji è la montagna sacra del Giappone. La presenza dell’Ausiliatrice in questo monte fa presagire l’unità di tutte le Nazioni che devono convivere insieme in questa nostra Casa comune, la terra.
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